Il consumo di alcolici è sempre più diffuso tra i giovani del nuovo millennio. Spinti dalle pressioni sociali e mediatiche, gli adolescenti consumano quantità maggiori di alcol, ritenendolo necessario per garantire il divertimento, soprattutto il sabato sera. I giovani, sotto l’effetto degli alcolici, perdono il controllo delle loro azioni e possono commettereerrori quali la guida in stato di ebbrezza, rapporti non protetti, violenza e aggressività.
Per molti giovani il primo contatto sessuale si verifica proprio a seguito di consumo di alcol; aumenta il numero di partner sessuali e viene a mancare l’uso di precauzioni adeguate. L’utilizzo di alcol e sostanze stupefacenti, soprattutto endovena1, l’inizio precoce dell’attività sessuale, il frequente cambio di partner e i rapporti sessuali tra maschi1, sono tra i principali fattori di rischio per la trasmissione di Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST).2 Secondo una revisione sistematica del 2005 il consumo di alcol è associato ad un aumento di rischio di IST tra i giovani.5
L’utilizzo del condom è di notevole importanza per la prevenzione delle IST, ma questa precauzione viene spesso a mancare quando è in gioco l’effetto dell’alcol che provoca distrazione o desiderio di trasgredire le regole, soprattutto in soggetti vulnerabili, quali gli adolescenti.3
Per ridurre il rischio di contrarre IST è rilevante tenersi informati utilizzando, ad esempio, siti web affidabili, poichè le informazioni reperite devono essere complete, aggiornate, supportate da studi scientifici e coerenti con il proprio stile comportamentale.8
Esistono varie strategie a seconda dei metodi di prevenzione utilizzati:

PILLOLE
- L’associazione tra l’eccessivo consumo di alcol e le infezioni sessualmente trasmesse è già stata riportata nel corso della storia. Nel 1901 uno studio sul “Journal of American Medical Association” ha concluso che l’uso di alcol era legato a più della metà delle infezioni da sifilide.5
- Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST) o Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST)? Con il termine malattie sessualmente trasmissibili ci si riferisce ad una varietà di sindromi cliniche causate da patogeni che, possono essere acquisiti e trasmessi mediante l’attività sessuale. Da qualche anno, in linea con le direttive del World Health Organization (WHO), anche l’Italia adotta il termine di Infezioni Sessualmente trasmesse per incorporare la quota di infezioni a diminuita, o assente, espressione clinica.9
- Le IST sono infezioni sostenute da oltre 30 agenti eziologici (batteri, virus e parassiti) che si diffondono principalmente attraverso il contatto sessuale.4 Attualmente le IST più diffuse sono quelle da Chlamydia trachomatis, Mycoplasma e Ureaplasma, seguite da infezioni virali, più difficilmente curabili o trattabili, quali l’herpes genitale, il Papillomavirus e l’HIV.6
- Per ridurre il rischio di trasmissione delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani, sono applicabili una serie di interventi di educazione rivolti ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie. Sono stati ideati programmi per le scuole secondarie basati sulla dimostrazione degli effetti a breve e lungo termine del consumo di alcolici, programmi più efficaci che mettono insieme educazione sessuale e consumo di alcol e altri più specifici sulla riduzione dei rischi per l’HIV.11
- I giovani esprimono la necessità di comprendere l’influenza dell’alcol sui comportamenti sessuali e si domandano dove poter ottenere supporto nel gestire le proprie emozioni nel caso in cui, sotto effetto di alcol, mettessero in atto comportamenti non adeguati.10
Studenti Corso di Laurea in Infermieristica: Anastasia Bimbi, Maria Chiara Cabutto
Tutor supervisori: Sonia Ricca, Lucia Baruffaldi
BIBLIOGRAFIA
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3. MacDonald TK, Fong GT, Zanna MP, Martineau AM. Alcohol myopia and condom use: can alcohol intoxication be associated with more prudent behavior? Journal of Personality and Social Psychology, 2000; 78(4): 605-19.
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7. Giuliani M. Definizione degli strumenti preventivi per le IST. Linee Guida per la gestione del paziente con infezione sessualmente trasmessa (IST). SIMAST; 2010.
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9. Ponchietti R, Bilenchi R, Belba A et al. Linee guida Infezioni Sessualmente Trasmissibili. SIU; 2012.
10. Rowlinson L. Alcohol and sexual health in young people: the role of PSHE. Community Patictioner, 2014; 87(12): 34–37.
11. Jones L, Bates G, Downing J et al. Review of Personal, Social, Health and Economics (PSHE) Education. NICE; 2010.