Al primo posto c’è l’emicrania, che colpisce 15 persone su 100, con rapporto uomo/donna 1 a 2. Interessa prevalentemente il sesso femminile in età fertile, scompare durante la gravidanza e in genere con la menopausa: è quindi correlata a fattori ormonali. Altre cefalee sono generalmente meno invalidanti, di tipo muscolotensivo, dovute prevalentemente all’ansia e quindi trattabili in modo soddisfacente con ansiolitici. La cefalea a grappolo colpisce una persona su mille, prevalentemente il maschio. Si manifesta con crisi di durata variabile dai 15 ai 90 minuti. In gergo è detta “orologica” poiché, curiosamente, compare in genere sempre alla stessa ora: dopo pranzo, dopo cena e dall’1 alle 3 di notte. È dovuta a disfunzioni dell’ipotalamo, quell’area cerebrale che regola i cicli vitali: fame, sonno/veglia, mestruazioni e impulso sessuale.