Attualmente è stato valutato che solo il 2% delle anomalie nello sviluppo del feto è legato all’utilizzo di farmaci. L’AIFA è pertanto intervenuta al fine di correggere la percezione distorta, che lega l’impiego di farmaci con la comparsa di effetti negativi/malformazioni nel feto, ostacolando così la possibilità di vivere una gravidanza serena ed esponendo a possibili rischi legati alla mancanza di cure.
La campagna si propone di:
· modificare la percezione negativa sull’impiego dei farmaci in gravidanza;
· sensibilizzare sull’importanza di assumere il farmaco laddove ritenuto necessario dal medico nei modi e nelle dosi da lui indicate;
· diffondere agli operatori sanitari conoscenze scientificamente validate sull’impiego dei farmaci in gravidanza in relazione a patologie comuni o intercorrenti specificatamente individuate.
Dopo aver analizzato la principale letteratura scientifica internazionale sull’efficacia e la sicurezza delle terapie farmacologiche prima, durante e dopo la gravidanza; sono state elaborate delle
informazioni, contenute sul sito internet http://www.farmaciegravidanza.gov.it consultabili sia dagli operatori sanitari (modalità operatore sanitario) che dalle future/neo-mamme (modalità mamme). Sul sito è possibile trovare informazioni relative a un determinato farmaco (cerca principio attivo), oppure ricercare una determinata patologia (es. diabete gestazionale). Nel primo caso vengono fornite informazioni sugli effetti del farmaco a carico del feto (1- 2/3 trimestre) e nel neonato durante l’allattamento. Nel secondo viene spiegato cos’è la malattia, la terapia farmacologica e i consigli utili per la gestione della patologia.
· il farmaco in gravidanza, quando necessario e prescritto dal medico, deve essere assunto per la salute della donna e del proprio bambino;
· vanno evitati i farmaci da banco se non prescritti dal medico · non curarsi mette a rischio la salute del nascituro e la propria;
· una malattia cronica che richiede cure farmacologiche non è incompatibile con la gravidanza; è opportuno parlarne con il proprio medico;
· la sostituzione di un farmaco prescritto in gravidanza, o la modifica delle dosi, deve essere effettuata esclusivamente dal medico;
· solo il 2% degli effetti teratogeni sono dovuti ai farmaci in gravidanza;
· il dosaggio di molte terapie croniche può richiedere di essere rimodulato · durante l’allattamento è consigliabile assumere il farmaco subito dopo la poppata, in quanto il picco ematico avviene dopo circa 1-3 ore dall’assunzione orale. Se il farmaco viene assunto una volta al dì, per ridurre i possibili effetti sul neonato è bene assumerlo dopo il pasto che precede il riposo notturno · prima di usare o meno un farmaco, interrompere o modificare la terapia, occorre valutare con il medico i benefici e i rischi connessi al suo impiego. inserito qui
Durante la gravidanza la mamma e il bambino rappresentano un’unità inseparabile e lo stato di salute della madre costituisce un requisito indispensabile per un regolare sviluppo del feto.
Per questo motivo la cura di una determinata patologia è importante sia per la salute della madre che del bambino. Il medico rimodulerà il dosaggio e indicherà, se necessario, la sostituzione di un farmaco o la modifica delle dosi.
Scarica la guida al corretto uso dei farmaci in gravidanza e in allattamento e consulta il sito www.farmaciegravidanza.gov.it
Andreina Bramardi
Direttore S.C. Farmacia Ospedaliera AslCN1
Maria Botto
Farmacista Borsista AslCN1