SITO DI INFORMAZIONE SANITARIA

L’OBI è un’attività di medio-alta intensità di cura, è realizzata in un’area strettamente connessa a quella di Pronto Soccorso ed è successiva a un accesso di pronto soccorso, con scopi prevalenti di osservazione/monitoraggio del paziente e trattamento di quadri clinici di moderata complessità, per tempi non superiori alle 30 ore, con caratteristiche di intensità di utilizzo delle risorse diagnostiche e terapeutiche analoghe a quelle del Pronto Soccorso, al fine di evitare ricoveri non necessari e dimissioni improprie, assicurando condizioni di sicurezza per il paziente.

I pazienti che giungono in Pronto Soccorso sono affetti da malattie acute e da lesioni traumatiche; l’approccio da parte dei sanitari che operano in urgenza è quello di una rapida valutazione con successivo trattamento. Il tempo di valutazione e trattamento non dovrebbe superare le 6 ore, al termine del quale si procede a:

 

 

1.         Dimissione del paziente

2.         Ricovero del paziente

3.         Terza opzione: osservazione clinica (OBI) – utile per evitare ricoveri inappropriati o dimissioni improprie.

 

Al fine di realizzare tale osservazione sono necessarie dotazioni strutturali e di personale.

 

L’area dedicata all’OBI deve trovarsi in prossimità o all’interno del Pronto Soccorso e deve essere composta da camere o box e deve avere un posto letto ogni 8.000 accessi al PS.

In base alla D.G.R. Regione Piemonte n. 15-12160 del 21/09/2009 (istitutiva delle OBI) sono indicati sintomi di presentazione e delle patologie appropriate:

Sintomi di presentazione:

Dolore toracico

Sincope

Dolore addominale

Trauma cranico minore

Patologie appropriate per l’osservazione con terapia a breve durata:

Asma acuto

Disidratazione/vomito/diarrea

Fibrillazione atriale di recente insorgenza

TVP non complicata

Intossicazioni minori

Scompenso cardiaco congestizio

Gestione del dolore

Colica renale

Sindrome vertiginosa con e senza vomito

Attacco Ischemico Transitorio (TIA)

Reazioni allergiche non evolutive

Ipoglicemia

Crisi ipertensiva

Crisi convulsiva

Trauma minore

Condizioni sociali di non immediata soluzione

Vera Bignone

Direttore DEA Mondovì-Ceva

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