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La rabbia è una malattia virale acuta febbrile che causa un’encefalite letale. E’ trasmessa all’uomo da animali infetti, selvatici o domestici, mediante il morso, il graffio o la leccatura (saliva).

Questa malattia è presente nella maggior parte dei Paesi del mondo e ogni anno causa circa 55.000 morti; la maggior parte dei casi è causata dal morso di un cane, anche se diversi mammiferi, inclusi i pipistrelli, possono causarla. Le aree più colpite sono l’Asia e l’Africa.

Il periodo di incubazione è molto variabile, da pochi giorni a molti anni; nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta nei primi 3 mesi dal morso, inizialmente con sintomi aspecifici quali febbre, malessere generale, mal di testa seguiti da alterazioni cognitive, alterazioni della sensibilità e dolore nella sede della precedente morsicatura. Nell’arco di qualche giorno la malattia si manifesta completamente nella sua forma classica più comune con idrofobia, delirio, agitazione oppure nella sua forma meno comune, rabbia paralitizzante.

Il rischio nei viaggiatori è molto basso, per cui la vaccinazione in pre-esposizione è raccomandata per i viaggiatori in aree endemiche, che hanno un rischio elevato di venire a contatto con animali potenzialmente rabidi: veterinari, speleologi, prolungata esposizione in aree rurali (jogging, saccopelisti, ecc.).

Se un viaggiatore viene sfortunatamente morsicato da un animale, sicuramente o potenzialmente rabido, bisogna lavare la ferita con abbondante acqua e detergenti, disinfettare con una soluzione acquosa di iodio e recarsi immediatamente in un ospedale per iniziare una immunizzazione passiva (immunoglobuline) e una immunizzazione attiva (vaccinazione post-esposizione).

Viaggiare sicuri con animali domestici

Nel corso degli ultimi anni è in aumento l’abitudine di portare il proprio animale in vacanza recandosi, talvolta, in Paesi dove la situazione epidemiologica per alcune malattie infettive e zoonotiche (trasmissione dagli animali all’uomo) risulta particolarmente a rischio.

Una di queste malattie è proprio la rabbia, endemica in diversi Paesi, e la mancata informazione in tal senso costituisce un rischio reale di esportazione della malattia verso territori indenni.

I turisti che intendono viaggiare con il proprio cane o gatto, devono programmare accuratamente la propria vacanza, poiché le condizioni sanitarie richieste e gli obblighi da osservare, relativamente all’animale, sono spesso differenti a seconda della destinazione. Dal 01/10/2004 è obbligatorio dotare cani, gatti e furetti, che viaggiano all’estero, del passaporto che il Servizio Veterinario dell’ASL rilascia dopo aver identificato gli animali con un microchip, già obbligatorio per tutti i cani nati dal 1° gennaio 2005.

Si raccomanda, pertanto, prima della partenza, di informarsi presso il Servizio Veterinario dell’ASL o direttamente all’ambasciata o alla dogana del Paese di destinazione sulle condizioni di polizia sanitaria applicate e sull’eventuale presenza della rabbia per la quale è necessaria la vaccinazione antirabbica in corso di validità quale requisito per i movimenti verso i Paesi dell’Unione Europea; per alcuni Paesi è necessario fare un prelievo per la titolazione degli anticorpi antirabbia.

Si ricorda, infine, che quando si rientra da una vacanza, soprattutto dai Paesi non indenni da rabbia, è molto pericoloso portare a casa cani e gatti randagi, di cui non si conosce lo stato sanitario.

Domenico Montù Direttore S.C. Igiene e Sanità Pubblica Asl CN1

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