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A differenza dei nati a termine che sono in grado di sperimentare bisogni e cercano attivi stimolatori emotivi e sensoriali, i bambini prematuri hanno bisogno di portare a termine il percorso di gestazione interrotto per cui necessitano di “agenti vicarianti” che ricreino l’ambiente protetto che viene loro a mancare troppo presto.

Il progetto “Piccoli Passi” è nato nella primavera del 2016 per offrire ai genitori dei bambini in T.I.N. l’opportunità di avere uno spazio dedicato che consenta loro il racconto -spesso sofferto- del parto, la condivisione delle fatiche relative agli ostacoli quotidiani e la gioia per i successi raggiunti dai propri figli con gli scopi di dare ascolto, senso e significato alle narrazioni da un lato e promuovere il confronto e l’individuazione di strategie adattative per affrontare le diverse fasi del ricovero fino al rientro a domicilio.

“Ogni bambino ha dentro di sé la sua personale melodia. I genitori e lo staff impareranno insieme ad ascoltare e ad interpretare la sua canzone, come in una grande orchestra. Ogni suo piccolo gesto sarà una nota del suo canto che cercheremo di cogliere per dargli voce”

L’intento è accompagnare uomini e donne a scoprire le sfumature della genitorialità in un reparto descritto come “pieno di macchinari, tubicini e monitor” che sembra limitare gli scambi relazionali a piccoli e controllati gesti verso bambini percepiti come “fragili”, entrando in contatto con i colori delle emozioni individuali e di coppia e condividendole all’interno di un contesto protetto con il supporto terapeutico di uno psicologo.

Gli incontri sono settimanali (ogni mercoledì dalle 10.30 alle 11.30 presso i locali TIN) e si rivolgono ai genitori dei bambini ricoverati e nei primi mesi successivi alle dimissioni. La nascita prematura di un figlio viene infatti riferita spesso come “inimmaginata” e molte volte “patita”, porta la famiglia a vivere nuovi equilibri per lo più imposti dalle tempistiche e dalle modalità con cui avviene il parto, anticipando così il fisiologico tempo di preparazione per l’accoglienza di un nuovo bambino. Le tematiche affrontate mirano a contrastare i vissuti di isolamento, a sostenere la resilienza individuale e la capacità di “care” della coppia, promuovendo così stili genitoriali sicuri.

Tutto ciò con la fiducia che genitori consapevoli, preparati e non troppo spaventati siano allenatori di resilienza dalla culla e negli anni a seguire!

Francesca Cavalleri, Maura Anfossi

Servizio di Psicologia Ospedaliera – D.S.P. – A.O. S.Croce e Carle

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